Comunicati Stampa, Mostre e convegni, News UNPLI|

Continua il lavoro di UNPLI nella salvaguardia e valorizzazione di tradizioni, sapori, rievocazioni e saperi d’Italia

Presentato il progetto dedicato al Censimento del Patrimonio Culturale Immateriale alla presenza di autorità, istituzioni e la testimonianza di patrimoni viventi che hanno arricchito il convegno.

Antiche tradizioni, canti popolari e religiosi, maschere antropologiche: espressioni del Patrimonio Culturale italiano che va preservato, valorizzato e tramandato. Un lavoro importante promosso in collaborazione con ANCI e il supporto tecnico-scientifico dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale ICPI nell’ambito delle attività di salvaguardia e valorizzazione del Ministero della Cultura. Il censimento renderà possibile la mappatura e la catalogazione del patrimonio culturale immateriale di riferimento delle piccole comunità, assicurandone il monitoraggio periodico e incentivandone la conoscenza attraverso l’iscrizione coordinata e condivisa, su inventari, registri, archivi e piattaforme sia territoriali sia nazionali.

“Oggi è una giornata molto importante perché siamo in Sardegna a porre l’attenzione sul progetto del Censimento del Patrimonio Culturale Immateriale italiano che stiamo portando avanti da tempo – ha commentato Antonino La Spina, Presidente di UNPLI -. La Sardegna è una delle regioni d’Italia che ha un legame molto forte con la propria identità e la regione che negli anni ha fatto un grandissimo lavoro per mantenere le proprie tradizioni. Presentare quello che si sta facendo a livello nazionale nei territori è importante per condividere il grande lavoro portiamo avanti grazie a tutti coloro che stanno collaborando. Dare spazio a chi rappresenta parte del patrimonio vivente sardo, come i Mamuthones e gli Issohadores della Pro Loco di Mamoiada, i Boes e Merdules di Ottana, oltre ai Tenori di Osana di Orosei e il coro femminile di Euphonia di Gavoi, significa dare concretezza al nostro impegno nella tutela e valorizzazione delle tradizioni. La grande partecipazione delle Pro Loco della Sardegna nel palcoscenico internazionale di Osaka 2025 è l’esempio di come l’identità di un luogo possa diventare motivo di attrazione di visitatori e turisti che vengono da tutto il mondo”.

“I territori sono fondamentali per portare avanti questo progetto. Il patrimonio culturale immateriale trova il suo radicamento nelle comunità, i Comuni sono al centro di queste dinamiche di memoria e valorizzazione del patrimonio – ha aggiunto Vincenzo Santoro, Presidente Nazionale ANCI -. Abbiamo stretto un’alleanza solida con UNPLI con cui stiamo facendo moltissimi progetti belli tra cui il censimento del patrimonio culturale immateriale e il portale radiciculturali.it che ci consentirà di lavorare per la valorizzazione a livello nazionale e internazionale”.

“È stata una giornata bellissima. Quello che salta agli occhi è l’alto livello culturale e la collaborazione con persone di grande spessore che ci aiutano a fare molto per valorizzare e promuovere il grande patrimonio culturale della nostra regione – ha commentato Raffaele Sestu, Presidente UNPLI Sardegna -. Queste sinergie ci permettono di fare molto per la Sardegna, grazie al grande lavoro delle Pro Loco e dell’UNPLI”.

Grazie ai progetti realizzati dal 2004 al 2012 e ai risultati ottenuti sul campo con le numerose iniziative per la salvaguardia e la tutela del patrimonio culturale immateriale italiano, nel giugno 2012 l’UNPLI è stata, infatti, accreditata dall’UNESCO come consulente del Comitato Intergovernativo previsto dalla Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale del 2003. In tutto il mondo sono circa 200 le organizzazioni accreditate.

Tra le attività mappate rientrano le tradizioni e le espressioni orali, compresi i dialetti, la storia orale, la narrativa e la toponomastica; la musica e le arti dello spettacolo di tradizione, rappresentate in forma stabile o ambulante, nonché l’espressione artistica di strada; il paesaggio culturale e la sua funzione identitaria basata sull’interrelazione di fattori naturali e umani; le consuetudini sociali e gli eventi rituali e festivi; i saperi, le pratiche e le credenze relative ai cicli dell’anno e della vita, alla natura e all’universo; i saperi e le tecniche tradizionali relativi alle attività produttive e artistiche; i saperi legati all’alimentazione tradizionale e la continuità delle consuetudini gastronomiche; le attività ludiche tradizionali; le pratiche rievocative di eventi storici, festivi e in costume.

Nel corso del convegno è stato presentato il portale radiciculturali.it. che con oltre 15 mila elementi censiti rappresenta il punto di riferimento per valorizzare il patrimonio culturale immateriale delle comunità italiane.

Il convegno sul Censimento del Patrimonio Culturale Immateriale – ospitato nella sala congressi dell’Iti Marina Resort di Orosei – ha visto la presenza di Antonino La Spina, Presidente di UNPLI, dell’assessore regionale al Turismo Franco Cuccureddu, dell’assessore regionale della Cultura, Ilaria Portas, del Sindaco di Orosei, Elisa Farris, di Stefano Laura, Presidente ISRE e di Fernando Tomasello, Vicepresidente della Fondazione Pro Loco d’Italia. Presenti anche Vincenzo Santoro, Presidente ANCI Nazionale, Daniela Falconi, Presidente dell’ANCI Regionale, Leandro Ventura, direttore dell’Istituto per il Patrimonio Immateriale, Franco Nicolucci, Esperto Europeo sul Patrimonio Culturale Immateriale, Andrea Masala, presidente della Pro Loco di Orosei, Tonino Oppes, scrittore e l’antropologo Bachisio Bandinu. Ha moderato i lavori Raffaele Sestu, presidente UNPLI Sardegna.

L’evento è stato l’occasione per anche presentare quattro protocolli d’intesa: con Mauro Cadoni, presidente ASC, con Marco Murzi, responsabile marketing di Sardinia Ferris, con Antonello Gregorini di Nurnet e Antonio Farris, dell’Accademia Sarda del Lievito Madre. Durante il convegno si è esibita una rappresentanza di patrimoni viventi: i Mamuthones, gli Issohadores della Pro Loco di Mamoiada, i Boes e Merdules di Ottana, oltre ai Tenori di Osana di Orosei e il coro femminile di Euphonia di Gavoi.

 

Comments are closed.

Close Search Window