Cucina la crisi

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In 55 sagre del Veneto si “Cucina la crisi”, Ecco le ricette dei nonni, buone e convenienti. Fino a giugno le feste dedicate ai prodotti tipici danno spazio a lezioni di cucina che riscoprono i piatti della tradizione a costo contenuto. Un progetto realizzato da Unpli Veneto con Regione del Veneto e Associazioni Consumatori. 5 Novembre 2015 – C’è la bondola, tondo insaccato vicentino da accompagnare coi crauti o gli gnocchi di fioretta, una ricotta liquida di Recoaro riscoperta anche da uno chef stellato come Lorenzo Cogo. Ci sono i Rofioi un dolce gnocco fritto del Veronese, i mondoi, i mamai: specialità di cui persino i nomi sono a “rischio di estinzione”. Accanto, si inseriscono i più noti piatti della tradizione veneta: poeastro in tecia, cotechin e fasòi, pearà, verze sofegae, poenta e bacaeà. E’ un viaggio nel cibo, nella cultura, persino nel linguaggio della tradizione veneta, quello proposto dal progetto “CUCINA LA CRISI” ideato e realizzato dalla rete delle Pro Loco, in collaborazione con la Regione Veneto e le Associazioni dei Consumatori.
É proprio nei tempi di crisi che in cucina entra l’arte di “arrangiarsi” recuperando prodotti poveri ma gustosi. Con questo spirito si è scelto di andare a ripescare dalla tradizione culinaria popolare, ricette semplici ma anche economiche, trasformando le feste dedicate ai prodotti tipici in momenti anche di educazione alimentare e di informazione utile ai consumatori, per imparare a fare delle scelte oculate e con costi contenuti. Le 55 pro loco aderenti presenteranno, all’interno di un loro evento, la “ricetta dei nonni” attraverso una lezione di cucina con degustazione finale del piatto, illustrandone prodotti utilizzati, realizzazione e proprietà organolettiche nutrizionali. Uno showcooking tenuto direttamente dai cuochi delle Pro Loco o dai ristoratori del luogo. I primi appuntamenti sono iniziati nel mese di settembre ma si proseguirà fino a giugno 2016 con un tour che toccherà tutte le sette province: 12 eventi a Treviso, 10 a Vicenza e Verona, 8 nel Bellunese, 5 rispettivamente a Padova, Vicenza e Rovigo. C’è un sito internet di riferimento (www.cucinalacrisi.it) dove trovare il calendario e dove recuperare ingredienti e ricette e nascerà anche un ricettario ufficiale che si potrà ritrovare in tutte le sagre venete.
“Se si riportano in Veneto i dati nazionali del Censis, possiamo dire che 2 milioni di Veneti (oltre il 40%) frequenta regolarmente o saltuariamente una sagra. Le 533 Pro Loco del Veneto (riunite in 43 Consorzi) – spiega il presidente dell’Unpli Veneto, Giovanni Follador – sono annualmente impegnate a mettere in campo, solo in ambito gastronomico, oltre 500 manifestazioni: sicuramente il festival diffuso più importante del Veneto dove è fondamentale il ruolo di custodi della memoria storica, delle tradizioni e dell’identità dei territori. Le ricette della tradizione, che valorizzano i prodotti tipici – molti dei quali a marchio garantito – sono da sempre le protagoniste delle nostre sagre. Con il sostegno delle Associazioni Consumatori e della Regione, abbiamo scelto di fare un passo ulteriore perché le nostre feste siano volano per una vera e propria educazione del consumatore, al fine di promuovere l’uso e il consumo dei prodotti a km zero e di stagione per realizzare piatti a costo contenuto e, soprattutto, sani, riscoprendo il gusto della tradizione”. Nelle serate a tema saranno presentati pubblico uno o più prodotti locali di stagione, illustrandone le proprietà organolettiche e nutrizionali, nonché il loro impiego nei piatti della tradizione. A seguire si terrà una vera e propria lezione pratica di cucina. Ad ogni manifestazione saranno presenti le Associazioni dei Consumatori iscritte al registro regionale che, sul modello degli sportelli itineranti realizzati in questi anni, faranno conoscere i propri servizi ai cittadini. Il Presidente di Federconsumatori Veneto, Ermes Coletto, esprime soddisfazione per questa importante iniziativa che permette di coniugare insieme cultura, tradizione e buona tavola. ”I piatti dell’antica tradizione erano spesso piatti poveri, ma in questa peculiarità sta la loro forza; l’uso di prodotti a KM zero, e la semplicità e genuinità delle tecniche di cottura, oltre a generare benefici per la salute, offrono anche l’ opportunità di riscoprire alimenti non più in uso e vecchi sapori dimenticati. E, come consumatori, non dimentichiamo poi anche il risparmio economico che in questo periodo di crisi non è cosa di poco conto”.
Cucina la crisi è un progetto che coinvolge anche le scuole attraverso il V bando di concorso dedicato a Tutela, Valorizzazione e Promozione del patrimonio linguistico e culturale veneto: le classi potranno proporre elaborati multimediali inediti attraverso cui raccontare o drammatizzare le ricette della tradizione popolare proposte dalle Pro Loco. Per iscriversi c’è tempo fino al 30 novembre: www.unpliveneto.it.

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