Sarà un evento unico che rinnoverà l’unione dei tre comuni alle pendici del Monte Vulture – Rionero, Barile e Rapolla – in un’occasione particolare quale è la festività natalizia.
Per questo grande avvenimento è stata indetta una conferenza stampa che si terrà giovedì 20 dicembre 2018 alle ore 17.00 presso Palazzo Frusci a Barile, durante la quale verrà presentato il progetto “I Presepi Viventi alle pendici del Vulture”.
L’idea di costituire una rete dei Presepi Viventi è venuta al Consorzio delle Proloco del Vulture, subito sposata dagli altri due comuni.
Le tre località, infatti, prevedono un percorso suggestivo basato sulla narrazione della nascita di Gesù, coinvolgendo personaggi, momenti di recitazione e ambientazioni particolari.
“Ma proporre tre Presepi simili, se non addirittura sovrapponibili” ha dichiarato Christian Strazza, presidente del Consorzio delle Pro loco del Vulture “sarebbe stato ripetitivo oltre che rischioso, dal momento che vogliamo attirare più visitatori proprio attraverso le emozioni. E allora perché non proporre tre Presepi Viventi, in tre date diverse, con personaggi, ambienti e storie altrettanto diverse?”.
Si tratta dunque di un itinerario spirituale e culturale – con centinaia di figuranti e decine di scene rappresentate – che abbraccia la religiosità del Natale e le tradizioni locali, all’interno di una cornice paesaggistica senza tempo che solo il Vulture sa offrire.
Ad inaugurare la manifestazione sarà Rapolla il 23 dicembre con “Il Presepe Napoletano”, presso il Borgo di Fronte, nel Parco Urbano delle Cantine. Entusiasta il sindaco Biagio Cristofaro che ha così raccontato il progetto.
“Aderendo all’idea di realizzare alle pendici del Vulture tre presepi completamente differenti tra loro ma che riuscissero a trasmettere ai visitatori la bellezza di un intero territorio, l’amministrazione Comunale di Rapolla in collaborazione con le associazioni locali ha pensato di riprendere e rivisitare la tradizione del presepe vivente, per anni realizzato dalla scuola, e di riproporlo in una veste completamente rinnovata. Incastonato all’interno del Parco Urbano delle Cantine, Il “Borgo di Fronte”, conosciuto da tutti i rapollesi come uno dei principali centri di vita rurale e ormai completamente abbandonato, con la sua muraglia in verticale e le sue case diroccate, si è presentato sin da subito come location perfetta per l’ambientazione del Presepe Napoletano. Circa 50 personaggi indosseranno fedeli riproduzioni dei costumi dell’epoca e trasformandosi in vere e proprie statuine del tardo Settecento, guideranno lo spettatore in un viaggio emozionale attraverso la magica atmosfera del verismo popolare e la rievocazione della natività che cattura anima e cuore. I venditori ambulanti, descriveranno scene realistiche di vita quotidiana, momenti di civiltà che realmente avresti potuto incontrare all’epoca, i “pastori” trasformeranno il latte e si muoveranno scenicamente come in un paesaggio vero, in un tessuto architettonico di un paesino di campagna, la locanda rifocillerà i viandanti con piatti tradizionali, il fornaio riempirà il borgo col profumo del pane appena sfornato, l’atmosfera diventerà reale ed ogni spettatore si ritroverà al centro della scena per far parte di quel mondo che viene rappresentato e che non c’è più. Nella piazzetta sottostante il borgo verrà acceso un grande falò intorno al quale si potrà far festa assaporando prodotti tipici natalizi. Uno speciale e sentito ringraziamento va a tutte le associazioni locali e a tutti i cittadini che permettono, con il loro prezioso lavoro, di farci sentire comunità vera e ci rende orgogliosi di farne parte”.
Seguirà Barile il 26 dicembre con “Barile come Betlemme”, presso il Parco Urbano delle Cantine Sheshë. A descrivere la rappresentazione è il sindaco Antonio Murano.
“Barile è uno dei paesi lucani di origine Arbëreshe (greco-albanese) nel quale, da secoli, si conservano lingua, tradizioni e culti religiosi. Anche quest’anno, rafforzando il nostro senso di appartenenza e il senso comunitario, si terrà l’ottava edizione del Presepe Vivente, organizzato dall’Amministrazione comunale in collaborazione con tutte le associazioni locali, l’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” e la parrocchia, che si svolgerà nel suggestivo scenario del Parco Urbano delle Cantine, con le sue grotte scavate nel tufo che custodiscono, cullano, nel silenzio, uno dei vini più intensi della produzione italiana: l’Aglianico del Vulture. Un luogo che senza concedere nulla, dà tutto. Già location cinematografica nel 1964 della celebre pellicola Il Vangelo Secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini con le scene della Natività, l’Adorazione dei Magi, nella quale, ancora oggi, si custodiscono antiche tradizioni e saperi. Nel piccolo borgo arbëreshe, seguendo il racconto dei Vangeli, prenderanno vita le principali scene che narrano la venuta di Gesù: l’Accampamento romano, il Censimento, il Palazzo di Erode con la sua corte e l’incontro con i Re Magi, l’Annunciazione a Maria, la Chiamata dei pastori da parte dell’Angelo, il Tempio con gli scriba e sacerdoti, la visita che Maria fece alla cugina Elisabetta dopo aver ricevuto l’annuncio, il viaggio verso Betlemme di Maria e Giuseppe fino a giungere, seguendo la Stella Cometa, alla grotta della Natività e all’Adorazione dei Magi. Il Presepe sarà animato da oltre 240 figuranti che rappresenteranno antichi mestieri come: il falegname, il fabbro, il ciabattino, l’impagliatore di vimini, le ricamatrici e tessitrici, lo scalpellino, il vinaio, il casaro, il mugnaio, l’oste, i mercanti, eccetera.
Tutto sarà come 2000 anni fa: suoni, luci, tradizioni, costumi, che porteranno i visitatori indietro nel tempo, rivivendo così lo spirito vero del Natale. Lungo il percorso, tra una scena e l’altra, i visitatori potranno ammirare le grotte scavate nel tufo dai primi abitanti del luogo, gustare gli antichi sapori lasciandosi riscaldare dal vetusto Aglianico e ritrovarsi, con i suoni della zampogna, degli organetti, delle musiche arabe e le luci soffuse delle fiaccole, nella magica atmosfera del Presepe Vivente con la nascita di Gesù Bambino.
A chiudere la manifestazione Rionero in Vulture il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, con il “Presepe Narrato”, presso il Rione Costa (ingresso da Piazza Fiume). In merito, la riflessione del sindaco Luigi Di Toro.
“Il Presepe Vivente rionerese, giunto alla trentacinquesima edizione, è consolidata tradizione natalizia e patrimonio storico-culturale della nostra comunità. Suggestivo e carico di calore e di simboli immutati nel tempo che invitano, ora come allora, alla profonda riflessione e revisione personale e sociale. Un evento religioso che evoca i sentimenti più profondi della spiritualità, ma che affeziona e richiama anche i laici ed i non credenti.
Proprio per la valenza intrinseca di questo appuntamento, ma anche per la capacità attrattiva che richiama migliaia di visitatori, molti dei quali non residenti, l’Amministrazione Comunale esprime ammirazione e gratitudine alla Pro Loco per la costanza dell’impegno e ai partecipanti per il ruolo culturale e il servizio volontario e amorevole che sfida anche le imprevedibili intemperie della stagione invernale. Realizzare il Presepe Vivente invita a cogliere la radice della più gioiosa festa dell’anno. È un’occasione preziosa per educare e per educarci: evoca emozioni e gioie intense, sveglia il lato buono, nascosto in ogni uomo, riconcilia la famiglia ed è scuola di bellezza. Il presepe è una riserva di valori: il valore dell’essenzialità,del silenzio, della pace, della gioia e della tenerezza. Per tutto questo il presepe va difeso e protetto poiché il consumismo moderno rischia di offuscare la vera essenza del Natale. Il Presepe tiene vivo il concetto di “venire alla luce” troppo poco sottolineato ai tempi nostri con pesanti conseguenze. Neruda diceva che “è per nascere che siamo nati”. Nel Presepe sono racchiusi i Valori che fanno emergere l’Uomo e l’umanizzazione sociale. Ai visitatori porgo il mio più cordiale benvenuto e l’auspicio che possano rimanere incantati dalla suggestione del nostro Presepe Vivente.
“È un esperimento a cui crediamo molto”, ha aggiunto Strazza “Roderemo questa collaborazione, sperando che la rete possa servire soprattutto ad attirare turisti e a incuriosire gli spettatori, consapevoli di trovare scene presepiali sempre diverse”.
In allegato la locandina ufficiale dell’evento.