L’Unpli è il terzo ente a livello nazionale, 15mila i volontari avviati dall’inizio del Servizio Civile
LA SPINA (PRESIDENTE UNPLI): “I VOLONTARI DEL SERVIZIO CIVILE RAPPRESENTANO UNA RISORSA FONDAMENTALE PER IL NOSTRO PATRIMONIO CULTURALE E IMMATERIALE”
1350 i Volontari che l’1 dicembre inizieranno il loro cammino nelle Pro Loco di ben 17 regioni
ROMA – Saranno quasi 600 i rappresentanti del mondo delle Pro Loco d’Italia che prenderanno parte all’U- dienza di Papa Francesco che si terrà sabato 26 novembre, in occasione dei quindici anni della legge istitutiva del Servizio Civile Nazionale (legge 6 marzo 2001 n. 64). All’incontro parteciperanno i volontari che hanno prestato, o si avviano a farlo, il Servizio Civile presso le Pro Loco, gli operatori locali di progetto ed i presidenti delle associazioni di promozione turistica. La delegazione sarà guidata dal neo presidente dell’Unpli (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia), Antonino La Spina, e dalla responsabile del dipartimento Servizio Civile Unpli, Bernardina Tavella. Sin dal 2004 l’Unpli è accreditata, presso il Servizio Civile nazionale, quale Ente di 1a classe nel settore di intervento: “Patrimonio artistico e culturale d/03 – valorizzazione storie e culture locali”. L’Unpli è inoltre il terzo ente a livello nazionale per numero di volontari, oltre 15mila, che nel corso degli anni hanno effettuato il Servizio Civile presso le Pro Loco di gran parte delle regioni italiane. “I ragazzi del Servizio Civile in forza alle Pro Loco italiane – afferma il presidente dell’Unpli, Antonino La Spina – rappresentano una risorsa fondamentale per il nostro immenso patrimonio culturale ed immateriale di cui, nell’ambito dei progetti approvati, curano il recupero, l’archiviazione, la catalogazione e la tutela. Attività – conclude – per la quale l’Un- pli è riconosciuta dall’Unesco”. A partire dal primo dicembre sono oltre 1350 i Volontari che inizieranno il loro cammino nelle Pro Loco di ben 17 regioni. “Il Servizio Civile Unpli – afferma Bernardina Tavella – non è solo una opportunità per i giovani, ma è anche un’importante esperienza per le Pro Loco che così partecipano al processo “educativo” dei giovani rispetto alla solidarietà sociale, alla tutela dei diritti, e, nella fattispecie, alla educazione, alla promozione della cultura, alla tutela del patrimonio artistico, ambientale”.