Cittadinanzattiva, in partnership con UniCredit nell’ambito di “Noi&UniCredit”, ha avviato la terza edizione del progetto “L’accesso ai servizi bancari nelle aree interne” che quest’anno attraverso il Premio Buone Pratiche nelle Aree interne si pone l’obiettivo di individuare e valorizzare buone pratiche realizzate nelle aree interne del Paese che abbiano migliorato la qualità della vita ai residenti di questi luoghi.
Le aree interne nel nostro Paese rappresentano un territorio esteso geograficamente ma disomogeneo in termini di erogazione e fruizione di servizi, in particolare per quelli essenziali (salute, istruzione e mobilità) che di fatto si traduce in disuguaglianze di ampio spettro rispetto al resto del Paese. Sono luoghi che si contraddistinguono per uno spopolamento progressivo e per l’invecchiamento della popolazione residente, con un aumento del livello delle disuguaglianze, sia nell’accesso che nella qualità dei servizi offerti, in particolare la salute e l’istruzione, risultano penalizzati inoltre, da un divario digitale significativo e dalla dismissione progressiva dei servizi a rete, non ultimi sportelli bancari e uffici postali.
L’attenzione a questi problemi e a queste disuguaglianze è parte dell’attività di Cittadinanzattiva in termini di tutela dei diritti e di sostegno ai soggetti in condizione di debolezza anche in considerazione del fatto che, a causa dell’emergenza sanitaria, che abbiamo vissuto e che stiamo ancora vivendo, questi territori rischiano di essere ulteriormente penalizzati. Nel corso degli anni l’impegno di Cittadinanzattiva su questi temi si è rafforzato.
Da queste premesse nasce la terza edizione del progetto “L’Accesso ai servizi bancari nelle aree interne” con cui si intende proseguire il percorso iniziato nel 2019 con l’obiettivo di contribuire a rispondere alle esigenze della popolazione presente in queste aree, favorirne la digitalizzazione e accrescerne la consapevolezza finanziaria. L’iniziativa ha lo scopo inoltre, di raccogliere, diffondere e incentivare buone pratiche nelle Aree interne del nostro Paese, ossia quei progetti e quelle attività realizzate da cittadini, associazioni no profit, enti locali territoriali, parrocchie, etc. che hanno contributo al miglioramento della qualità della vita dei residenti.
Con la raccolta e soprattutto con la diffusione di buone pratiche, inoltre, ci proponiamo di rafforzare la rete virtuosa di “informatori di prossimità”, attivata fin dalla prima edizione del progetto, ovvero le figure di riferimento imprescindibili per il contesto delle aree interne, che, attivandosi dal basso e nell’ottica della sussidiarietà, promuovano la trasformazione delle singole esperienze in “sistema”.
Se abiti in un’area interna del Paese e hai realizzato, o conosci, un progetto che ha contribuito a migliorare la qualità della vita della popolazione che abita in questi territori raccontacelo!
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Per maggiori informazioni contattare c.ciriello@cittadinanzattiva.it