L’evento ha ottenuto nelle passate edizioni il patrocinio del Ministero della Cultura, Assemblea Legislativa della Regione Umbria, Regione Umbria, Provincia di Terni, Comune di Terni, Diocesi di Terni-Narni-Amelia, CCIAA Umbria, UNPLI, Confartigianato Terni, Confcommercio Terni, Confesercenti, Confartigianato Terni, CNA Umbria. Obiettivo è diffondere la cultura e la fede nel nostro territorio tra arte, natura, il tutto quale intervento educativo, culturale e di integrazione. In questo connubio di storia, fede, territorio si mira anche a far conoscere e promuovere il nostro territorio in ogni suo angolo, mantenere viva la tradizione cristiana, offrire a tutti, compresi i visitatori, l’opportunità di interpretare, drammatizzare e di essere protagonisti, rivivere l’evento che ha segnato la storia. L’evento è rivolto a tutti, intere famiglie, soprattutto alla platea di minorenni, giovani, persone vulnerabili o in situazione di difficoltà o di disagio socio-economico, anziani. Tenuto conto che ormai l’evento è conosciuto e atteso a livello nazionale raccoglie sempre più consensi di presenze e di critica, il turista dovrà diventare “promotore del territorio” anche semplicemente raccontando ai colleghi di lavoro, agli amici e conoscenti, ai parenti, le emozioni provate in un territorio di Fede e di Santi (S. Valentino patrono di Terni e Santo internazionale dell’Amore, S. Francesco Patrono d’Italia, S. Benedetto Patrono d’Europa, S. Chiara) ricco di arte, natura, cultura, sport, gastronomia di eccellenza.
I benefici per la collettività che possono derivare dall’iniziativa sono:
umanitari anche attraverso il coinvolgimento di anziani, giovani, persone con handicap
gratuità dell’evento
accesso anche ai disabili e persone in difficoltà
conoscenza del culto della fede nel nostro territorio, tra arte, natura, storia, cultura
incremento del flusso turistico in un borgo che da il nome alla Cascata delle Marmore, la più alta d’Europa con i suoi 165 metri suddivisi in tre salti.
Evento ormai consolidato della Passione di Cristo, itinerante, da realizzare nel nostro territorio, ogni venerdì Santo, utilizzando le esclusive naturali peculiarità: aree caratteristiche di Marmore e il Parco Libero Liberati (ex Campacci).
Il progetto è rivolto a tutti e a tutte le fasce di età, con particolare riguardo ai minori, giovani, anziani, alle fasce sociali più deboli e con problemi di handicap. Visitando il piccolo borgo di Marmore non si penserebbe di poter ottenere un lavoro del genere; eppure noi ci siamo riusciti!! Marmore non può fermarsi alla sola nascita di Gesù, vuole dare un senso al percorso compiuto da Gesù Cristo a Gerusalemme il venerdì santo, giorno della sua passione e morte attraverso questo progetto che sarà, nello stesso tempo, momento di grande fede e motivo di valorizzazione del patrimonio naturale artistico territoriale per diffondere la cultura. Manifestazione di interesse nazionale e internazionale (vista la platea di turisti) e di richiamo turistico, realizzata utilizzando le esclusive naturali peculiarità: aree caratteristiche di Marmore e il Parco Campacci e alla quale partecipano circa 130 figuranti di ogni fascia di età e sociale, in costume d’epoca. La storia, che ricostruisce e commemora il percorso doloroso di Cristo che si avvia alla crocifissione sul Golgota, ha sempre interessato tutti quanti i fedeli perché in quel luogo, dove il nostro redentore col versamento del suo sangue, ha più che altrove dimostrato la grandezza del suo amore per noi, pagando con esso tutti quei debiti che noi avevamo contratti con la divina giustizia, e facendoci per questo modo rinascere dalla colpa alla grazia, dalla morte alla vita.
La manifestazione, di grande effetto e impatto scenico, si svolgerà all’interno del Parco Campacci al Belvedere Superiore della Cascata delle Marmore venerdì Santo 29 Marzo 2024 e offrirà la possibilità ai turisti di venire nel nostro territorio, vivere con noi momenti di riflessione, fratellanza e fede. Le Stazioni, prese dai Vangeli saranno commentati con citazione di testi biblici e meditazioni. Partendo dall’ultima cena sino ad arrivare all’apparizione di Cristo risorto a sua Madre, si offrirà un palcoscenico non statico, ma in continuo movimento. Le scene si comporranno all’istante dando modo al pubblico, non di immaginare, ma di “vivere” insieme ai figuranti la passione di Cristo, diventando parte integrante della rappresentazione. Tutti i luoghi caratteristici del Parco Campacci saranno sfruttati al meglio con scenografie studiate e create appositamente, alcuni accorgimenti teatrali in un ambiente raccolto, vero, fatto dì natura e di architettura, di luce, di penombra, di buio, quasi sacro, creano quella suggestiva armonia di colori, suoni e luci che tanto colpiscono lo spettatore che partecipa alla rappresentazione, ma che non finiscono mai di stupirlo.
Tutta la manifestazione, illuminata con cere e torce, sarà accompagnata da musiche scelte per l’occasione e da un’unica voce narrante. Possiamo definire la nostra rappresentazione della Passione di Cristo come un unicum di religiosità popolare che trasforma un piccolo borgo al lato della Cascata delle Marmore in un’antica Gerusalemme, dove la tradizione si fonde con il culto e oltre 130 personaggi vestono i panni di 2000 anni fa per rievocare le ultime ore di vita di Gesù.