“Siamo sgomenti di fronte all’ennesima manifestazione di disattenzione del Parlamento nei confronti di decine di migliaia di organizzazioni che compongono l’economia sociale di questo paese e che su base volontaria, ogni giorno, spendono il loro tempo e le loro risorse” lo afferma il presidente dell’Unione Nazionale delle Pro Loco (Unpli), Antonino La Spina, commentando l’approvazione del Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2022: la norma contiene un emendamento che impone alle associazioni, dal 1 gennaio 2022, l’assoggettamento al regime IVA, pur non svolgendo alcuna attività commerciale.
“Allo stesso tempo manifestiamo apprezzamento per la presa di posizione delle molte forze politiche che intendono porre rimedio a questo provvedimento. E’ bene fare presente che la norma – prosegue La Spina – prevede il passaggio da un regime di esclusione Iva, ad un regime di esenzione per i servizi prestati e i beni ceduti dagli enti nei confronti dei propri soci. Questa variazione, seppur all’apparenza banale, comporta i costi di tenuta della contabilità IVA, oneri e ulteriori carichi burocratici che avranno come conseguenza un aggravio di adempimenti per le Pro Loco che, come le altre associazioni, stanno già affrontando il delicato passaggio di entrata in vigore del Registro Unico del Terzo Settore, con tutte le problematiche del caso; nonché altre conseguenze che necessariamente impatteranno sull’attività delle associazioni”.
“È necessario – conclude La Spina -sostenere gli enti che fanno parte del Terzo Settore, non colpirli minando la loro stessa sopravvivenza. Restiamo fiduciosi, anche in considerazione delle numerose autorevoli prese di posizione registrate, che la norma venga modificata e che il Parlamento si impegni per fornire alle associazioni un quadro stabile e ragionato sul piano tributario”.